per chi ama la musica

Matteo Bassetti, stalker condannati: arriva la sentenza

(Adnkronos) – Cinque condanne, con pene variabili dagli otto mesi a un anno e quattro mesi, oltre a due patteggiamenti. Sono queste le sanzioni decise per i membri del canale Telegram 'Basta Dittatura', accusati di stalking nei confronti del medico genovese Matteo Bassetti. Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Genova ha emesso le condanne per stalking di gruppo e istigazione a delinquere. I condannati dovranno anche risarcire il medico. Oltre a queste sentenze, quattro altri membri del canale, che hanno scelto il rito ordinario, saranno processati a febbraio.  "Sette condanne, di cui 2 patteggiamenti, con pene comprese tra gli 8 mesi e 1 anno e 4 mesi, per gli appartenenti al Canale Telegram 'Basta Dittatura', soggetti che mi avevano stalkerizzato, per diversi giorni, sul finire dell'agosto 2021. Le condanne sono state pronunciate oggi dal Gup del Tribunale di Genova per i reati di stalking di gruppo e istigazione a delinquere con conseguente condanna alle previsionali da versare a mio favore, oltre alle spese legali", scrive Bassetti sui social. "Altri 4 imputati – aggiunge – sono stati, invece, rinviati a giudizio davanti al tribunale per il prossimo 11 febbraio 2025, perché hanno scelto il rito ordinario". "Una bella soddisfazione che, grazie al mio legale di fiducia, avvocato Rachele De Stefanis, segue quella di pochi giorni fa quando – ricorda Bassetti – sempre il Gup del Tribunale di Genova, in altro processo, aveva rinviato a giudizio anche Nicola Franzoni, il noto leader no-vax che mi aveva preso di mira con telefonate, messaggi e post". Il medico rivolge "un grazie sentito alla Digos e alla Procura della Repubblica di Genova. Ho sempre pensato che la strada migliore e più giusta fosse quella di perseverare per le vie legali – sottolinea – certo che, prima o poi, giustizia sarebbe stata fatta. Fino ad oggi, così è stato. E continueremo su questa strada, contro chi ha fatto degli insulti e delle minacce la sua ragione di vita".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)