(Adnkronos) – Italia ed Europa considerano Gnl e BioGnl strategici per la decarbonizzazione del traffico marittimo, dell’autotrasporto pesante e delle utenze off-grid, nel breve così come nel medio-lungo periodo.A maggior ragione alla luce degli stringenti obiettivi della nuova Regolamentazione ETS, del Regolamento FuelEU Maritime e del Regolamento comunitario AFIR. Ma c’è ancora molto da fare sul piano regolatorio e di politica energetica. Questo, in sintesi, il messaggio lanciato da Assogasliquidi-Federchimica con l’intervento di Costantino Amadei, Presidente Gruppo GNL dell’associazione in apertura di “ConferenzaGNL 2024” in programma oggi e domani nell’ambito di Fueling Tomorrow, manifestazione dedicata alla trasformazione dei carburanti e all’impiego dei nuovi vettori energetici nei settori dei trasporti e delle industrie "hard to abate", nell’ottica della transizione ecologica, che si svolge dal 9 all’11 ottobre a BolognaFiere. "Le nostre imprese sono impegnate da più di dieci anni nello sviluppo di infrastrutture per l’approvvigionamento e la distribuzione di GNL e BioGNL al fine di garantire al settore dell’autotrasporto, all’armamento ed alle industria un combustibile ed un carburante alternativo per far fronte agli stringenti obiettivi di decarbonizzazione– ha ricordato Amadei introducendo il dibattito dal titolo “Il contesto internazionale e le eccellenze italiane: stato dell’arte e sviluppo delle infrastrutture” –. Ma gli investimenti e l’intraprendenza dei privati non sono sufficienti da soli a garantire la sicurezza ed indipendenza energetica: serve un nuovo Pino di rilancio del settore in piena coerenza con il recente Pniec che punta molto su Gnl e BioGnl, che non richiederà alcuna conversione di infrastrutture, rete o mezzi". "In tempi brevi – ha annunciato Amadei – l’Italia potrà contare su una rete di logistica infrastrutturale completa per soddisfare il trasporto pesante su strada e marittimo e il settore degli utilizzi off-grid, utilizzando le risorse del Piano nazionale complementare al PNRR. Nel settore marittimo però il quadro regolatorio relativo alle operazioni di bunkeraggio GNL al momento non è uniforme in tutti i porti nazionali e attendiamo su questo la pronta emanazione del documento a cui sta lavorando la competente Direzione generale del Ministero dei Trasporti insieme al Comando generale delle Capitanerie di porto, partendo dalle linee guida già sviluppate nel 2021 dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco". In una nota Assogasliquidi ricorda alcuni interventi necessari. Prima di tutto "intervenire per snellire gli iter autorizzativi sui progetti di infrastrutture di GNL assegnatari dei fondi del PNC. Sul fronte del trasporto stradale rendere strutturale un credito di imposta per le spese connesse all’acquisto del Gnl/ BioGnl da parte dell’impresa di autotrasporto e prevedere nuove e più consistenti risorse per il fondo per il rinnovo del parco mezzi prevedendo rilevanti premialità per le imprese di autotrasporto che scelgono di acquistare mezzi ad alta sostenibilità alimentati a Gnl e BioGnl". Ma soprattutto – continua l'associazione – "occorre che le Istituzioni comunitarie appena rinnovate (Parlamento e Commissione) pongano mano ad una concreta revisione dei provvedimenti comunitari che oggi pongono forti dubbi sul futuro dei carburanti e dei combustibili nei loro sviluppi di natura biologica e rinnovabile”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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