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Alemanno resta in carcere, deve scontare 1 anno e 10 mesi

(Adnkronos) –
Gianni Alemanno, l'ex sindaco di Roma arrestato la notte del 31 dicembre scorso, resta in carcere dopo la revoca dei servizi sociali. A deciderlo il Tribunale di Sorveglianza di Roma sciogliendo la riserva sull’udienza di venerdì scorso. Alemanno deve scontare una condanna a un anno e 10 mesi per traffico di influenze.  L'ex sindaco, che doveva svolgere attività presso la struttura ‘Solidarietà e Speranza’ che si occupa di famiglie in difficoltà e di vittime di violenze, è accusato di una "gravissima e reiterata violazione delle prescrizioni imposte". In particolare, avrebbe presentato falsa documentazione per giustificare impegni lavorativi ed evitare i servizi sociali, oltre ad aver incontrato in tre occasioni tra marzo e settembre scorsi un pregiudicato, l’ex avvocato Paolo Colosimo, condannato in via definitiva nel 2018 a 4 anni e sei mesi.  
Il tribunale di sorveglianza di Roma confermando il carcere non ha riconosciuto ad Alemanno i 4 mesi di detrazione pena per il periodo già svolto ai servizi sociali prima delle contestazioni. La difesa valuterà ora se ricorrere in Cassazione.  ''Stupisce, al pari di un arresto la notte di Capodanno, che non sia stato considerato neppure il parere del procuratore generale che salvava il primo periodo di affidamento", dice l'avvocato Cesare Placanica, difensore dell'ex sindaco. "Forse, considerando che il reato di Alemanno è stato quello di avere chiesto una anticipazione di pagamenti per fatture riconosciute dalle stesse sentenze di condanna come vere, si potevano sanzionare le sue trasgressioni con la detenzione domiciliare senza sbatterlo al carcere, soprattutto in un momento di disperato sovraffollamento che dovrebbe evitare ogni carcerazione non assolutamente necessaria'', aggiunge.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)