(Adnkronos) – Angelo Bonelli, raggiunto in treno, parla a bassa voce ma a un certo punto non riesce a non alzare i toni. "Sentirci dire che abbiamo fatto un accordo con la destra, con i fascisti è inaccettabile. Sono calunnie che respingiamo in maniera forte e indignata. Noi non abbiamo violato nessun patto. Basta accuse e si dessero tutti una calmata". La spaccatura delle opposizioni sulla Rai lascia macerie e veleni nel percorso, faticoso, di costruzione dell'alternativa alla destra. Un percorso che comunque per Bonelli, al netto delle ultime tensioni, resta ineludibile. "Ci sono le condizioni e c'è l'urgenza di essere uniti per vincere, intanto, le prossime regionali e per chiudere la stagione dei distinguo e cominciare quella della ragionevolezza". Insieme anche a Matteo Renzi? "Quella del renzismo è una stagione del passato e come tale va lasciata alla spalle", dice il leader verde all'Adnkronos. "E' una calunnia. Una falsità. Avs non ha violato alcun patto. Sentirci dire che abbiamo fatto un accordo con la destra, con i fascisti è inaccettabile. Sono calunnie che respingiamo in maniera forte e indignata. Noi non abbiamo mai partecipato né mai parteciperemo a lottizzazioni. E lo dico anche al Pd. Vedo molti esponenti del Pd che oggi si scoprono movimentisti… Basta accuse e si dessero tutti una calmata". Lo ha detto anche a Schlein? "Di questo con lei non abbiamo parlato". Ma il patto prevedeva o no l'Aventino? "Basta leggere il testo del documento che abbiamo firmato come capigruppo dell'opposizione. E' pubblico, diffuso alle agenzie. Lì non c'è scritto l'Aventino da nessuna parte. C'è scritto che senza l'avvio della riforma della Rai, noi non avremmo partecipato a nulla. Ma quell'avvio c'è, lo abbiamo ottenuto: il 1 ottobre parte al Senato l'esame delle proposte di legge per la riforma della Rai". E quindi avete deciso di votare e avete eletto Roberto Natale nel Cda… "Ottenuto quello che avevamo chiesto sarebbe stato incomprensibile non votare. Non si capisce perché avremmo dovuto lasciare alla destra il Cda Rai senza alcun controllo, quando la legge e i regolamenti parlamentari prevedono che l'opposizione indichi suoi rappresentanti che abbiano appunto una funzione di controllo. Perché abdicare a un ruolo istituzionale che la legge ci assegna? C'è chi vuole rinunciare a fare opposizione? Scelta loro, ma non è quello che avevamo deciso e lo trovo uno sconcertante errore di valutazione", rimarca ancora Bonelli. "Se ne esce continuando a lavorare. E' in corso un processo di costruzione che deve andare avanti. Ci sono tutte le condizioni e l'urgenza di essere uniti per vincere, intanto, le prossime regionali e per chiudere la stagione dei distinguo e cominciare quella della ragionevolezza". Ma in questa costruenda alleanza di centrosinistra, Matteo Renzi ci sarà o no? "Su questo serve un po' più di chiarezza da parte del Pd. Noi come Avs, ne è convinto anche Nicola Fratoianni, pensiamo che Renzi appartenga a una stagione che ha lacerato il centrosinistra. Mettiamola così: la stagione del renzismo appartiene al passato e come tale va lasciata alle nostre spalle". Anche in Liguria? Sembra che l'accordo sia a rischio… "No, non ci sarà nessun ripensamento in Liguria". I 5 Stelle stanno ponendo la questione dei renziani in lista, è un problema? "Mi pare che non ci sia nessuna lista con il simbolo di Iv". (Di Mara Montanari) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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