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Libano, pioggia di fuoco contro Hezbollah. Israele ai libanesi: “Fuggite”

(Adnkronos) –
Nuovi raid israeliani contro il sud del Libano. Secondo il corrispondente del giornale libanese L'Orient Le Jour che cita fonti delle forze di sicurezza e testimoni, sono state colpite una decina di località, fra cui Anqoun, Maghdouché, Bnaafoul e Jenjlaya, nell'area di Sidone. Il corrispondente nella zona della Biqaa riferisce anche di raid contro Mechghara e l'area di Sohmor. In una conferma rilanciata dalla Bbc, le Idf precisano che stanno "effettuando attacchi contro obiettivi del terrore appartenenti all'organizzazione terroristica di Hezbollah nel sud del Libano". Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver condotto "diffusi" raid aerei nel sud del Paese contro obiettivi di Hezbollah. Oltre 150 gli obiettivi colpiti nei raid condotti da decine di aerei da combattimento di tutti gli squadroni dell'Aeronautica israeliana. Gli attacchi sono stati lanciati dopo che le Idf hanno dichiarato di aver intercettato i preparativi di Hezbollah per lanciare importanti attacchi missilistici contro Israele. I media libanesi hanno riferito di attacchi nella Valle della Beqaa che hanno provocato almeno un morto e sei feriti: a perdere la vita è stato un pastore, mentre due sue familiari sono stati feriti. 
L'esercito israeliano ora non esclude un'incursione di terra, ha detto il portavoce dell'Idf Daniel Hagari durante una conferenza stampa, spiegando che "faremo tutto il necessario" per far rientrare in sicurezza nelle loro case i residenti evacuati nel nord di Israele. Hezbollah sta mettendo in pericolo voi e le vostre famiglie".   Abitanti di diverse regioni del Libano hanno ricevuto messaggi di avvertimento tramite la telefonia fissa con l'invito ad abbandonare rapidamente i luoghi in cui si trovano. E' quanto riferisce l'agenzia libanese Nna, aggiungendo che si tratta di avvertimenti che arrivano da parte israeliana e che sono arrivati anche ad abitanti della capitale libanese Beirut. In precedenza, il portavoce dell'Idf aveva lanciato per la prima volta un ampio avvertimento alla popolazione chiedendo di lasciare le loro case e presagendo così nuovi attacchi. ''Se i cittadini non si sono già allontanati dalle case e dagli altri edifici civili in cui vivono e risiedono, ma dove Hezbollah ha immagazzinato razzi o intrapreso altre azioni, ora devono abbandonare quelle aree'', ha dichiarato. Si tratta del primo avviso di evacuazione di massa rivolto ai cittadini del Libano meridionale, in merito alle aree in cui opera Hezbollah. Non si è parlata di una possibile invasione di terra, come quella nella Striscia di Gaza, ma Hagari ha mostrato come esempio una struttura civile che, alcune settimane fa, Hezbollah ha trasformato in una struttura dalla quale lanciare verso Israele missili di fabbricazione russa.  Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha avuto un colloquio telefonico con il capo del Pentagono Lloyd Austin per aggiornarlo sulle ''minacce di Hezbollah'' e le ''operazione delle Idf'' in Libano. Lo ha scritto Gallant sui social spiegando che ha fornito ad Austin ''una valutazione della situazione delle minacce di Hezbollah" e lo ha informato sulle "operazioni delle Idf per ridurre la capacità di Hezbollah di lanciare attacchi contro i civili israeliani". Gallant ha aggiunto che con Austin ha ''discusso anche della situazione regionale più ampia e delle minacce poste dall’Iran e dai suoi delegati''. Gli Stati Uniti hanno sostenuto di non essere stati informati in anticipo sui dettagli del presunto attacco israeliano della scorsa settimana, in cui sono esplosi cercapersone e walkie-talkie in Libano.  Tiene banco tra i media israeliani l'ipotesi che il leader di Hamas Yahya Sinwar possa essere rimasto ucciso in un raid. Verifiche dell'esecutivo sarebbero in corso, mentre l'Idf ha dichiarato di non poter né confermare né smentire le notizie sulla possibile morte del capo di Hamas. L'esercito israeliano ''non può confermare, né smentire'' che il leader di Hamas Yahya Sinwar sia vivo o morto, ha detto in un briefing il portavoce Hagari. "Per quanto riguarda quanto emerso negli ultimi giorni sulla situazione di Sinwar, non posso né confermarlo né smentirlo", ha detto. Tra le fonti consultate dal Jerusalem Post, una di alto livello ha gettato acqua sul fuoco, mentre un'altra ha detto di non avere informazioni reali al riguardo e altre ancora hanno rilevato disaccordi all'interno dell'establishment della difesa.  Una famiglia di 3 persone è stata uccisa in un attacco israeliano alla scuola Khalid bin al-Walid, nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, Lo riporta al Jazeera, precisando che le tre vittime sono un uomo, sua moglie e il loro bambino. L'esercito israeliano ha affermato che l'obiettivo dell'attacco, il terzo contro la scuola, era un centro di comando e controllo di Hamas.  La Resistenza islamica in Iraq, vicina all'Iran, ha annunciato questa mattina di aver colpito la base di osservazione Golani delle Idf nel nord di Israele. L'attacco ''è finito'', ha spiegato un funzionario israeliano citato dal Times of Israel. Al momento non si hanno notizie di danni o vittime, ma sono suonate le sirene di allarme in tre città nelle zone meridionali delle Alture del Golan. Le Idf hanno riferito che è stato intercettato e abbattuto un drone lanciato durante la notte dall'Iraq verso Israele passando per la Siria. In diverse comunità del Golan sono stati lanciati gli allarmi e che non si sono registrate vittime, ha aggiunto l'esercito israeliano.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)