(Adnkronos) – "Hey". Basta un’esclamazione per vedere davanti agli occhi Fonzie con il pollice alzato e fare un salto indietro nel tempo. Per la serie cult Happy Days è stato un anno importante, all'inizio del quale ha spento ben 50 candeline. Era infatti il 15 gennaio del 1974 quando negli Usa veniva trasmessa la prima puntata. Ma c’è una seconda ricorrenza, tutta nostra: in Italia è arrivata solo nel 1977. E qui il compleanno è prossimo, l’8 dicembre. “In Italia la sit-com Happy Days, fin dalla sua prima messa in onda su Rai 1, contagiò tutti. Una ‘febbre’ che si insinuò lentamente ma inesorabilmente e che finì per tenere incollati per anni davanti alla tv milioni di spettatori”: Giuseppe Ganelli ed Emilio Targia – autori de “La nostra storia – Tutto il mondo di Happy Days” (Edizioni Minerva), il primo e unico libro al mondo interamente dedicato alla celebre serie tv – ricordano così il debutto di “Happy Days” sui teleschermi italiani.
Ganelli, in particolare, in questo mondo è un’istituzione. Medico radiologo di Codogno, ha fondato l’Happy Days International Fans Club, in occasione del trentennale della serie ha partecipato alla reunion del cast e nel 2008 a Milwaukee – dove la sit-com è ambientata – ha preso la parola a nome dei fans di tutto il mondo alla cerimonia d’inaugurazione della statua di bronzo dedicata a Fonzie. Non solo: Ganelli ha un vero e proprio museo di oggetti di scena, pubblicazioni e memorabilia, tanto da essere presente nel Guinness World Records dal 2018 in qualità di maggiore collezionista al mondo in tema Happy Days. La sua collezione privata è stata al centro di una mostra organizzata nel 2022 dalla città di Codogno, che avrà anche un seguito. Sarà infatti l’ossatura di una nuova esposizione, attualmente in fase di allestimento. C’è di tutto: “I capi di abbigliamento indossati in scena, compresa la mitica tuta da meccanico di Fonzie, i copioni di varie puntate, il flipper di Arnold’s, il locale di ritrovo dei protagonisti, e molto altro ancora. La mia – dice Ganelli – è una passione nata fin da quando ero bambino”.
Targia è invece giornalista e scrittore, con diversi libri al suo attivo. Sangue romano e parmigiano, oggi è caporedattore a Radio Radicale, dove conduce da 26 anni il magazine domenicale Media e dintorni sulle nuove tecnologie. I due hanno firmato a quattro mani quella che può essere considerata la Bibbia di Happy Days. La prefazione è firmata da Henry Winkler, alias ‘The Fonz’, la postfazione è di Max Pezzali, che proprio nel celebre brano degli 883, ‘Gli anni’, rende omaggio alla serie citando “gli anni di Happy Days e di Ralph Malph”. Nel loro libro sono intervistati gli attori, raccontati aneddoti, ricostruiti molti dietro le quinte nei minimi dettagli, grazie a un lavoro di ricerca meticolosissimo e all’amicizia con i protagonisti. C’è anche un capitolo dedicato a Robin Williams: l’alieno Mork, che ha poi lanciato l’attore nella serie “Mork & Mindy”, ha fatto la sua prima apparizione proprio in Happy Days. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)